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Calasetta

Benvenuti nella "perla del sulcis"

Calasetta (in origine Cala di Seta), nasce come borgo marinaro nel 1770 inizialmente abitata da profughi tabarchini.

Questi ultimi erano perlopiù liguri che sin dalla metà del 1500 si erano trasferiti nell’isola tunisina di Tabarka. Nella seconda metà del 1700 avevano richiesto di potersi trasferire nel Regno di Sardegna per colonizzare parte dell’Isola di Sant’Antioco.

Questo piccolo gioiello marinaro, adagiato sul versante sud-occidentale del mare cristallino di Sardegna, nell’Isola di Sant’Antioco appunto, è un affascinante connubio tra cultura tabarkina, ligure e sarda

Qui si incontrano un dialetto molto simile al ligure, il tabarkino, ricette nord-africane come il couscous, cognomi liguri e piemontesi, sino al vero e proprio culto della coltivazione delle uve di Carignano a piede franco. 

Un grazioso porto permette di raggiungere la vicina Isola di San Pietro e l’Isola Madre, le 3 Spiagge di cui una subito sotto il centro abitato rendono Calasetta una meta perfetta per godere il bene più conosciuto di tutta la Sardegna da un diverso punto di vista, forse il più autentico. Il vicino paese di Sant’Antioco, a soli 15 minuti di auto, vi catapulterà nella cultura sarda più antica.

nelle vicinanze

Le spiagge

Ben tre spiagge vi aspettano nel raggio di soli 6 Km (Spiaggia Grande, La Salina e Sottotorre), tutte nel Comune di Calasetta; tutte le altre della nostra piccola Isola si trovano al massimo a 20 minuti di auto da noi.

Dalla più vicina Spiaggia Grande, a soli 600 metri dall’hotel, il cui nome tradisce le dimensioni, alla spiaggia selvaggia di Co‘e Quaddus (“coda di cavallo”) sulla punta opposta dell’Isola di Sant’Antioco, troverete sabbia fine, chiara e mare cristallino.

I fondali regalano emozioni anche agli amanti dello snorkeling: la composizione della costa è infatti generosa anche con gli amanti dello scoglio, per di più in molti punti le rocce offrono accessi semplici al mare per chi vuole evitare la confusione della spiaggia.

Le spiagge sono per la maggior parte libere ma in tutte sono presenti dei lidi attrezzati.

Porto Pino

A soli 45 minuti di auto dall’hotel si stendono le dune di sabbia bianca della spiaggia di Porto Pino, vero capolavoro della natura. 

La baia, che ricade per tre quarti nel territorio sulcitano di Sant’Anna Arresi, è un ecosistema in perfetto equilibrio: spiagge candide che si immergono nelle tonalità azzurre del mare, dune ‘desertiche’ di sabbia finissima, calette di sabbia rosa con fondali limpidi, placide lagune e un bosco di rarissimi pini d’Aleppo, querce spinose, ginepri secolari e rigogliosa macchia mediterranea.

L’insenatura si estende per oltre sei chilometri, di cui quattro di distese sabbiose, divise in tre porzioni.

Il fondale di tutto il litorale è sabbioso e digrada lentamente: per decine di metri l’acqua è bassissima, ideale per famiglie con bambini e anche per appassionati di snorkeling e pesca sportiva.

Sant'Antioco

A pochi chilometri da Calasetta e dall’hotel si trova Sant’Antioco, centro portuale principale della nostra Isola. 

All’arrivo sarete subito colpiti dalla sua particolarità e dalla sua bellezza, ancor prima di salire sull’istmo artificiale che la collega alla Sardegna, costruito forse dai punici e perfezionato dai romani.

A tutt’oggi è la città più antica d’Italia, in origine Sulky, fondata dai fenici (770 a.C.), poi conquistata dai cartaginesi. 

Ne rimangono oggi tophet e necropoli (V-III secolo a.C.) che occupa l’intero colle della basilica e su cui sorsero la necropoli romana e poi un cimitero di catacombe, unico in Sardegna: vi consigliamo la visita al museo etnografico, al museo archeologico e tutta la zona archeologica.

Contatti:
Archeotour +39 0781 82105

Carloforte

U pàize” è un enclave ligure in Sardegna: così come Calasetta, Carloforte conserva lingua e cultura dei fondatori, le famiglie di pescatori originarie di Pegli e provenienti dall’isola tunisina di Tabarka (dove risiedevano dal XVI secolo). 

I tabarchini nel 1738 ottennero dal re Carlo Emanuele III il permesso di colonizzare l’Isola di san Pietro, disabitata e detta ‘degli sparvieri’. Gli stessi pescatori, 40 anni dopo, avrebbero fondato anche Calasetta.

Carloforte, tuttora strettamente legato a Pegli e Genova, è l’unico centro dell’isola: vi conquisterà con viuzze e vicoli che si inerpicano su un lieve pendio, con scorci colorati e vedute sul mare, con porticciolo e antiche fortificazioni difensive di cui restano torri d’avvistamento e tratti di mura con fortini, compresa la Porta del Leone.

Le miniere

Una delle facce ancora poco note della Sardegna ma di grande valore storico, culturale e paesaggistico è il suo patrimonio geominerario.

Sull’isola abbondano gli esempi di archeologia industriale legati all’attività mineraria e la loro preziosità ha fatto si che nel 2007 vennero considerati dall’UNESCO come patrimonio mondiale. 

Dietro questi siti ci sono tracce di un’affascinante cultura e il territorio che meglio esprime e conserva queste realtà è il Sulcis Iglesiente

Suggestivi villaggi operai, pozzi di estrazione, migliaia di chilometri di gallerie, impianti industriali, antiche ferrovie, preziosi archivi documentali e la memoria di generazioni di minatori rendono il Sulcis Iglesiente un grande giacimento culturale da scoprire.

I siti minerari che vi suggeriamo di visitare sono: Pozzo di Santa Barbara e Miniera di San Giorgio, Galleria di Porto Flavia, Grande miniera di Serbariu.

Per informazioni e prenotazioni: 
Ufficio turistico Iglesias +39 0781 274507
Miniera di Serbariu +39 0781 62727

Le grotte

Il Sulcis-Iglesiente è interessato dalla presenza di centinaia di grotte di varie dimensioni, originate da fenomeni di carsismo profondo: richiamano migliaia di appassionati di speleologia da tutto il mondo.

La grotta più conosciuta del territorio è quella di Su Mannau, a pochi chilometri da Fluminimaggiore (nei pressi della valle di Antas), tra le montagne calcaree che attirano ogni anno migliaia di turisti.

Poco distante da Domusnovas, paese fondato nel Medioevo, troviamo la grotta di San Giovanni, unica in Europa ad essere attraversata da una strada asfaltata: da un ingresso all’altro è lunga più di 800 metri.

Molto affascinanti le grotte di Is Zuddas, a pochi chilometri da Santadi, alle falde del Monte Meana. Aperte al pubblico nel 1985, sono ben visibili stalattiti, aragoniti e tracce di fossili.

Per informazioni e prenotazioni: 
Grotta su Mannau  +39 0781 580411
Grotte San Giovanni +39 348 0553309
Grotte Is Zuddas +39 0781 955741/+39 340 0616233

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